Anche nei casi descritti da Rodewyk, le pazienti agiscono in
modo da attirare su di sé l’attenzione degli ecclesiastici. Se questa
attenzione e questo interesse sono stati realmente risvegliati, le pazienti
fanno per la prima volta l’esperienza di qualcuno che le prende sul serio, di
qualcuno che si prende cura di loro. Come il moderno psicoterapeuta, l’esorcista
diventa la persona con la quale si entra in stretta relazione e sulla quale la
paziente trasferisce i suoi sentimenti. Egli diventa il suo liberatore ed
acquista il ruolo del padre. È anche possibile che, per l’azione dell’esorcista,
lo stato della paziente si deteriori. È infatti una caratteristica di questa
specie di malattie che il malato si esibisca tanto più quanto più ci si prende cura
di lui. Come nei casi già descritti da Blumhardt, l’esorcista non può più
tirarsi indietro, perché il legame tra lui e la paziente può diventare talmente
profondo che ogni tentativo in questo senso porta a dei disturbi anche fisici
della paziente.
H. Haag, La credenza nel diavolo,
Mondadori 1976, pp.
225-226
No comments:
Post a Comment