Il decentramento radicale potrebbe anche essere definito una "lateralità in preda all'oppio": una cosa bella non è la sola cosa al mondo in grado di farci sentire laterali; né è la sola cosa al mondo che può farci provare una sensazione di acuto piacere. Sembra essere questo, tuttavia, uno dei pochi fenomeni in grado di procurare i due effetti simultaneamente, quasi come una droga: ci permette di essere laterali facendoci al contempo provare un estremo piacere e, creando grazie a ciò la sensazione ce la nostra lateralità, il nostro essere per una volta personaggi secondari, sia essa stessa causa di piacere. Questo sembra davvero un dono, e un dono che è preludio, o precondizione, alla capacità di godere relazioni eque con gli altri. È chiaro che una equità (fairness) etica che richieda una "simmetria nella relazione di ciascuno con tutti gli altri" sarà grandemente assistita da un'armoniosità (fairness) estetica che crei in tutti i partecipanti uno stato di estremo piacere derivante dalla loro stessa "lateralità".
E. Scarry, Sulla bellezza e sull'essere giusti, il Saggiatore, Milano 2011,
pp. 105-106
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