137. - Il padre afferra il figlio, che ha mutato forma; lo uccide, pregando, insensato; e il figlio grida supplicando il carnefice demente; ma quello non sente, e lo svena, preparando nel palazzo un festino abominevole. Del pari, il figlio afferrando il padre, i figli la padre, strappano loro la vita, e divorano una carne che è loro carne.
Empedocle, Le Purificazioni
(in R. Girard, La violenza e il sacro, Adelphi, Milano 1980, pp. 65-66, trad. it. di O. Fatica e E. Czerkl)
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