Verme che non muore mai è il ricordo del passato.
Una volta inoculato (o meglio innato) nell'anima per colpa del peccato, si conficca fortemente, né può più esserne staccato. Né cessa di rodere la coscienza; continua a vivere nutrendosi di essa come di un cibo che mai si consuma.
Oh, l'orrore di questo verme vorace di questa morte che non muore e di questa vita che muore!
san Bernardo di Chiaravalle, De Consideratione
citato in E.
Zolla, I mistici dell'Occidente,
vol. III – I mistici medievali
1, BUR Rizzoli Editore, Milano 1978, p. 21
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