Quando proiettiamo un problema sulle persone con cui siamo in rapporto o sui nostri amici, per esempio, facciamo proprio questo: per riuscire a risolvere il nostro problema, li aiutiamo ad annientarsi reciprocamente, a far sì che si arrechino vicendevolmente danni di ogni genere. L'uno rappresenta un lato del nostro carattere e l'altro un lato diverso, e cerchiamo di far sì che s'incontrino amichevolmente o di farli lottare l'uno contro l'altro. Ciò spiega gli intrighi che circondano sempre le persone nevrotiche; sono immerse in un tessuto di intrighi. Subiscono ovviamente una quantità tremenda di proiezioni malevole, ma sono sempre loro a causarle o addirittura a istigarle. Gli altri sembrano interpretare il ruolo di attore nel loro teatro personale: l'uno ride e l'altro piange, e poi raccontano questa o quella storia per mettere queste persone l'una contro l'altra - ed ecco che hanno ottenuto lo spettacolo che desideravano.
Alla lunga ne pagavano le conseguenze, certo, ma anche gli altri, se sono così sciocchi da cadere nella loro trappola.
C. G. Jung, VII conferenza della sessione primaverile 1934 dei Seminari sullo Zarathustra di Nietzsche,
Bollati Boringhieri editore, Torino 2011, p.128
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