Egli soffre di una exacerbatio cerebri: non appena la realtà smarrisce i propri stimoli, egli se ne libera: "impadronirsi dell'anima di una ragazza è un'arte, ma rendersene liberi è un capolavoro
[...].
Io non desidero affatto possedere una ragazza in senso tutto esteriore
bensì di goderla artisticamente"
[Diario del seduttore, pp. 84-88]
Vercellone - Bertinetto - Garelli, Storia dell'Estetica moderna e contemporanea, il Mulino, Torino 2003
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