Cercando nel labirinto degli specchi

Wednesday, 12 February 2014

mela ubriaca (l'uomo che si credette una Golden)


Kennesaw: Ho visto un solo uomo ubriaco di assenzio in tutta la mia carriera. Uno in venti... anzi, ventuno anni di carriera. E voglio dirti che non è piacevole.

Wayland: Ma davvero?


Kennesaw: È così. Ricordo il mattino di qualche anno fa, verso le quattro. C'era un artista in città che urlava come un pazzo nel suo appartamento, tenendo tutti gli inquilini svegli. Così andiamo a casa sua, bussiamo e niente, ma sappiamo che è dentro perché lo sentiamo, sentiamo le sue lamentazioni. Alla fine decidiamo di buttare giù la porta, e troviamo quest'uomo seduto sul pavimento, nudo, con intorno degli orribili dipinti, senza più un filo di pelle sulle gambe. Zero. Completamente scorticato. Infatti, se solo respiravi forte, quello cominciava a strillare. E in mano stringeva un coltello da cucina. (ride) Per qualche strano motivo, quello si era convinto di essere una bella e succosa mela Golden - so che può sembrare una battuta, ma è la pura verità. Te lo immagini? Essere una mela di un metro e novanta! Era quello che pensava quell'imbecille, e si era tolto la pelle un centimetro alla volta. Ma sai qual'era la cosa più assurda? Che aveva bevuto solo mezza bottiglia.

Quindi non sto dicendo che tu non hai bevuto dell'assenzio, ma dico solo che se l'avessi fatto non saresti riuscito neanche a dire l'alfabeto, altro che raccontare a me quello che hai fatto quella notte! 

Wayland: Che cosa posso dire, forse quello non reggeva gli alcolici!


Kennesaw: Hai una costituzione di ferro, vero Wayland? Staremo a vedere.



da L'impostore (Deceiver - noto anche come The Liar, 1997) di J. e J. Pate

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