Cercando nel labirinto degli specchi

Wednesday, 29 May 2013

Partnership non umana


A volte scopiamo.
A volte viene da me, e dentro di me. Il tempo passa piano, in quelle volte.
In quelle volte - capitano di rado... troppo di rado - mi bacia sulla bocca, poi mi spoglia, quel che basta per entrare... ed entra. In quelle volte, io non devo fare niente. Lui si muove. Io sto lì con le gambe aperte, e sento il suo affare che si fa largo dentro di me.
Non mi guarda in faccia, quando capitano quelle volte. Sento il suo fiato sul collo, e tutto ciò vedo è il cuscino. Poi, qualche decina di minuti di colpi di reni, ed è fatta. Quando finisce mi lascia un fazzoletto di seta per pulirmi - ma lui sparisce.
Mi scopa per tre quarti d'ora, e quand'ha finito rotola via da me, e uccide il primo che passa.
Lo pagano molto, per uccidere il primo che passa.
Ogni volta, quando ha finito, rotola fuori da me, si stende su un fianco, si accende una sigaretta, e fumando si alza. Si affaccia alla finestra, e guarda. Poi un colpo esplode, un altro, e l'odore di fumo si propaga ovunque.
Io mi rivesto, e intanto la gente per strada urla Oh mio Dio!, e chissà che altro. Non vi dico quante volte questo genere di esclamazioni mi ha fatta sentire grassa, o poco piacente.
Intanto lui continua a fumare - anzi, è la sigaretta che fuma. Lui se ne sta alla finestra, ancora in mutande, e col suo bel viso da sacerdote re contempla la scena che infuria per strada, e sorride. E anche se in quei momenti ha appena finito, con me, quel sorriso non fa che farmi tornare la voglia di essere presa da lui.
Il che è fuori questione, perché ormai l'angelo della morte ha fatto il suo volo, e non tornerà fino a quando non glielo dirà il suo dio.

A volte mi sbatte.
Ma capita solo quando il suo dovere chiama.
Non mi guarda negli occhi, non mi bacia la bocca, non sorride e non parla. Neanche mi tocca. Entra e basta, e io sanguino, ogni volta. Per giorni - a lui piace. A lui piace, se piango, durante. Gli piace schiacciarmi contro il muro, farmi soffocare nel cuscino, gli piace bendarmi e scopare. Non parla, non mi accarezza, non mi ama. Mi prende e basta. Quando il suo dovere chiama.
Io lo accetto, perché lo amo - mi lascio usare, mentre lui chissà cosa trama.
Credo proprio che la nostra non sia una partnership granché umana.
Mi concedo solo di guardare il suo sorriso, quando lui non guarda - e lasciarmi andare. Si sanguina meglio, e più in fredda, se non ci si fa impressionare.

Ho ancora la cicatrice a croce della nostra prima volta.
È bella, e ogni notte mi fa sognare.

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