Cercando nel labirinto degli specchi
Wednesday, 8 May 2013
I saw a white rose and I want to paint it blue
La pioggia cade e scolorisce i fiori.
In ginocchio sull'asfalto, affondi i pugni nel tuo stesso stomaco, perché ti fa male. Per far cessare il dolore.
Una goccia particolarmente grassa investe un petalo, ci rimbalza sopra, e con una lentezza esasperante scivola via, portandosi via il suo colore. Il blu corre lungo lo stelo di plastica, e macchia la strada.
Un'enorme pozza di blu si spande piano dal bouquet, mano a mano che il solvente piove.
Senti sfrigolare la plastica, e l'odore sgradevole della sua morte è la tua unica compagna.
Guardi il blu schiarirsi e svanire, e il bianco rinascere, ancora e ancora.
Tutti i fiori torneranno bianchi. Tutti i fiori erano già bianchi, in realtà. Erano solo dei fiori bianchi.
Una rosa bianca non può essere blu.
Ricordi questa semplice verità, prima di arrenderti e morire.
Erano solo tante rose bianche. Non potrebbero mai diventare altro.
Ricordi la verità e sei libera. Ti lasci finalmente andare.
Apri i pugni, distendi le dita e le fai strisciare a terra. I tuoi polpastrelli si graffiano, sull'asfalto ruvido e nero.
L'unica luce è quella delle rose. Una luce bianca. Assoluta. Immacolata.
Allora allunghi le dita fino a raggiungere un fiore, ne stringi lo stelo, e te lo trascini vicino, lasciandolo grattare sull'asfalto ruvido e nero. Le spine, anche finte, ti punzecchiano appena. Perché le hanno lasciate, ti chiedi, se dovevano fare un fiore finto?
Il colorante blu del fiore ti tinge le dita. Ti sporchi, e diventi cianotica. I tuoi occhi cerchiati lo notano appena.
Quella maledetta luce bianca riempie tutta la tua vita.
Il fiore puzza di plastica vecchia e bruciata.
Tu singhiozzi, recuperi il respiro, e con quello stelo semisciolto ti cavi entrambi gli occhi.
M'ama...
I tuoi piccoli, abbagliati occhi azzurri - li strappi. Uno alla volta.
Non m'ama.
Ecco fatto.
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