Cercando nel labirinto degli specchi

Saturday, 27 April 2013

Code di rospo e cuori spezzati


Era una notte buia e tempestosa, e la Regina stava interrogando lo Specchio.
Specchio specchio delle mie brame, disse, osservandosi con un brivido di esaltazione su quella superficie lucida e perfetta.
L'elettricità nell'aria fresca dell'ora delle streghe la ubriacava sempre.
Fece un respiro, voluttuoso e profondo, e con gli occhi scintillanti di vanità e sfida pose la sua solita domanda. Non c'era altro al mondo, che le potesse dare tanto piacere, quanto la risposta che sarebbe seguita. Si leccò le labbra, polpose e rosso carminio, come ciliegie mature e...
Chi è la più..., il suo solito rito iniziò.
Ma lo Specchio, in quella notte di luna ombrosa, questa volta la fermò.
Regina, mia regina, intonò, con la voce profonda come l'Inferno. Perché mai continui a crucciarti sempre sullo stesso quesito? 
La Regina esitò, perché mai prima lo Specchio aveva detto qualcosa di nuovo.
Da anni, quel puro cristallo la compiaceva, ripetendole ogni notte la stessa folle cantilena.
E mentre la Regina esitava, senza trovare alcuna risposta da dare, lo Specchio rifletté un bagliore insolito, che la fece vacillare.
Sai bene di possedere tutto il più grande, il più oscuro potere, mia Regina. Perciò, come potresti avere anche l'amore? La bellezza non ti serve, perché tu già rifletti nel tuo cuore le invicibili forze del male.
La Regina, ancora muta, affondò i denti nelle proprie labbra.
In un battito ruppe in infiniti pezzi lo specchio, e impazzì.

Il cuore pieno, o la mente ubriaca. 
O almeno è questo, ciò che si dice in giro.


 

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