Cercando nel labirinto degli specchi

Saturday, 19 January 2013

trasformare il danno nella dama


Con amore e terrore, Munchies raccoglieva la posta, aspettandosi ogni mattina di trovare, posata sopra la cassetta della posta, il nuovo numero della rivista.
Sapeva che in copertina ci sarebbe stato Doc. Cioè, un suo disegno. 
Sapeva che questo era un grande onore, e che avrebbe catapultato Doc ancora più in alto, verso le somme vette dell'arte grafica contemporanea.
Sapeva che tra i disegni che sarebbero comparsi su quel numero della rivista c'era lei. Cioè, un disegno che la raffigurava. 
Attraverso il quale Doc aveva espresso il malessere che lei gli aveva causato.
Avrebbe dovuto bluffare, e ritrattare tutto. O fare come se nulla...
No, aveva lanciato il sasso, e non poteva-voleva-doveva nascondere la mano. 
Anche se quel sasso aveva preso in piena faccia il suo idolo, e gli aveva spaccato gli occhiali e il naso.

Quando Doodle drunk arrivò, Munchies si sentì come ad Halloween. 
Come si sentono le zucche, ad Halloween.
Nel suo stile abbacinante, così perfetto in ogni tratto da fare lacrimare gli occhi - per il candore immacolato dei suoi vuoti, e per la purezza spietata delle sue linee - e così delicato in ogni singola goccia d'inchiostro... da fermare il cuore, Doc l'aveva svuotata, aveva fatto della sua interiorità una zuppa, e di ciò che restava di lei la maschera di una candela che sostituiva ora il suo cuore strappato.
In copertina c'era un angelo coi polsi e le caviglie legate, incatenato a una cancellata Liberty, alle porte del nulla. Ai suoi piedi c'era un gatto tigrato, che sembrava attenderla e insieme piangerla, come un'offerta il suo sacrificio. 
Munchies lasciò la rivista sulla scrivania di Doc, insieme alle pubblicità dei supermarket e alle varie bollette da pagare, e cercò di addormentarsi subito, per non ricordare.
Erano le tre del pomeriggio.
Ti ringrazio, ma io non lo posso capire - le aveva risposto così, tranquillamente. Il suo sorriso era sceso in un'espressione quasi triste, mentre la rifiutava. Munchies non aveva potuto reagire, perché si era fatta di sale. 
Non riusciva a capire. 
Lei non gli aveva chiesto nulla, gli aveva solo confessato ciò che provava. 
Aveva scaricato il peso della croce su Doc, e lui a malincuore non l'aveva scansata.
Poi, quel giorno di confessione, Munchausen si era dedicata alla pulizia del bagno, e Doc aveva passato tutta la notte a disegnare.
Come al solito.
Il gatto era bianco a strisce turchesi, l'unico tocco di colore del disegno.
Fu un numero di Doodle che riscosse un certo successo.



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