Cercando nel labirinto degli specchi

Friday, 7 December 2012

Non hai mai ballato con il diavolo rosso e nero sotto la bianca luna?


«Jack?... Amico mio, Jack Napier è morto! Se vuoi, puoi chiamarmi Joker!»
  E questo tutto nuovo Joker si tolse cappello e soprabito.
Grissom avrebbe preferito che non l'avesse fatto: non somigliava quasi più al vecchio Jack, effettivamente! La faccia aveva un colorito biancastro, da osso spolpato e rimasto alle intemperie. I capelli erano color verde brillante, come se portasse una parrucca. Ma la più orrenda di tutte era la bocca. Nell'incidente che gli era capitato doveva essere successo qualcosa che gli aveva raggelato i muscoli in una smorfia oscena, un eterno rictus, dando contemporaneamente alle labbra un colore troppo rosso rispetto al resto della faccia. Davvero orrido!
 «Come puoi vedere da te, io sono molto più allegro» aggiunse Jack. E ridacchiò.
Era impazzito sul serio. Tuttavia, nel togliersi il soprabito, aveva spostato la pistola che adesso era puntata verso il pavimento. E questa, Grissom lo sapeva, era la sua unica e ultima opportunità.
 Si slanciò verso il cassetto della scrivania nel momento in cui il risolino diventava risata. Il Joker rideva ancor più forte, rideva a crepapelle, mentre alzava la pistola e sparava a Grissom. E sparava ancora e ancora...



(brano tratto da CRAIG SHAW GARDNER, Batman, basato sul soggetto di Sam Hamm, sulla sceneggiatura di Sam Hamm e Warren Skaaren e sul personaggio ideato da Bob Kane, traduzione di Lea Grevi, collana Oscar Mondadori, Mondadori, Milano 1989 < pag. 67-68)


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