Ora, la parola “genio ha” ha certamente un suono, un carattere, nobile, armonico e umanamente sano, seppur trascendente l’ordinario […]. Eppure non si può negare e non si è mai negato che i demoni e l’irrazionale abbiano una parte sconcertante in questa zona radiosa, e che tra essa e il regno infero esista sempre un collegamento capace di suscitare un leggero brivido e che appunto perciò mal le si adattano gli epiteti rassicuranti che ho tentato di attribuirle, gli epiteti di “nobile”, “umanamente sano” e “armonico”, anche quanto – stabilisco la differenza con decisione quasi dolorosa – anche quando si tratti di una genialità pura e genuina, elargita o magari inflitta da Dio, e non di una genialità acquisita e rovinosa, del divampare peccaminoso e morboso di doti naturali, dell’esercizio di un orrendo patto di compravendita…
THOMAS MANN, Doctor Faustus, Mondadori, Verona 1956
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