Quel bacio sapeva di carne e di sangue, di fumo e polvere.
Berlin non si staccò, continuò a spingersi contro di lui finché non fu lui a spingerla - i ruoli si scambiarono, e l'uomo la sollevò e fece sedere al bordo del tavolo. Lei lasciò che le strappasse gli slip e continuò a guardarlo negli occhi, ignorando quella deturpazione - o forse proprio per quella deturpazione... Nei loro occhi c'era la stessa rabbia e la stessa sfida, ma non per questo intendevano tornare indietro. Berlin chiuse gli occhi solo quando lo sentì entrare dentro di lei - si lasciò cadere all'indietro, sbattendo la schiena sul tavolo, senza urtare il corpo dell'altro, e si lasciò scopare con odio, senza sapere se quello odio fosse rivolto a lei, o a quell'altro... senza preoccuparsene, godendo di puro piacere sotto quell'uomo che probabilmente poi l'avrebbe lentamente uccisa. Si allacciò alla vita di lui con le gambe, aggrappandosi al bordo del tavolo per opporgli resistenza, e si morse il labbro fino a farlo sanguinare, fino a quando non resistette e si lasciò sfuggire un gemito. Aprì gli occhi e vide un lampo di gloria crudele in quelli di lui, ma non le importò.
Lasciò che lui la finisse, e per lui finì.
E poi pregò per tutte quelle loro anime.
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