Cercando nel labirinto degli specchi

Saturday, 3 November 2012

Heart full of soap

Una vasca.
Una vasca piena d'acqua in un bagno buio.
Acqua buia, calda di sè e di sangue.
Dentro ci stai morendo tu, un suicidio alla maniera antica.
I polsi recisi, le vene che si aprono e piangono via la tua vita.
O forse no.
Forse ci sei, ma ci resterai vivo.
Tu cosa vuoi fare?
La vasca straripa, l'acqua continua a uscire.
Tu sei là dentro, immerso senza coscienza, cullato da quel calore materno - sei tornato indietro, J, sei tornato in tua madre?
Non sorridi.
Non sorridi mai.
I cerchi di fumo fluttuano via da te come aureole che cadono nel fango in un mondo a testa in giù.
Ha qualche valore per te ciò che provo?
Non chiediamocelo.

La fisica ti porta in superficie come un pesce morto, e allora ti svegli, solo allora.
Sono accanto a te, ma tu mi vedi?
Jordan.
Il tuo braccio sinistro ricade fuori dalla vasca, come quello di Marat.
Hai dei precedenti celebri...
Sì, ma non è proprio la stessa cosa.
Ti volti e vedi che veglio su di te.
Forse ora mi disprezzerai.
"Sono ciò che dico di essere"... e io, chi dici che sia, io?
Overdose? ti chiedo, prima che possa chiedermelo tu.
Ma io non lo so.
Non mi sono mai fatta in vena.
Na... riposavo un po' tra le braccia di Morfeo, è stata una giornata strana.
Abbasso gli occhi sul cerotto che ti ho messo prima, sul braccio.
Lo guardi anche tu.
Poi ci guardiamo, e io resto in silenzio. Non ha più senso parlare, non ci riesco più.
I tuoi occhi. Sono così tristi... mi sezionano e portano alla luce tutta la merda che ho dentro.
"Chi sono io allora?" "Sei un'attrice. Anche tu." "No, io non... perché?" "Perché anche tu riesci a fingere... qualsiasi cosa tu voglia. ...ma è un dono." "Perché?" (io ho solo domande... e tu, tu hai tutte le risposte) "Perché noi... possiamo rendere felice chiunque, anche se solo per un istante. Possiamo dare a chi vogliamo ciò che vuole... possiamo dirgli tutto ciò che vuole sentire" "E io cosa voglio, allora?" (una pausa. Mi guardi, e poi la tua voce lenta e strascicata dice...) "Ti amo". Silenzio. In quell'attimo, sono stata davvero felice.
Mi hai donato un istante felice... solo per provare la tua capacità recitativa.
E tu chi sei? mi chiedi ora, scherzando, come avevi fatto quel mattino.
Vorrei baciarti, invece mi alzo e me ne vado.
Gettandoti addosso gli anelli che avevi lasciato sul tavolo prima di farti, quelli con cui fino a poco fa giocavo.



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