Quando riprese coscienza - ma fu solo per un attimo -, Berlin si trovò in un cumulo di neve.
I cristalli ruvidi e gelati le stavano urticando il viso e le mani, ogni traccia di pelle scoperta, ma quel gelo in fondo le faceva bene.
Stava bruciando dentro. E per una volta, non metaforicamente.
Riversa a faccia in giù sul marciapiede imbiancato, doveva avere qualcosa conficcato nel petto - degli spilli forse, lunghi e stretti, come spine. Le sentiva infilate a fondo nella sua pelle, ma aveva paura di muoversi, e muoverle - ma per fortura era troppo debole per rischiare di farlo.
Avrebbe potuto rantolare, cercare di guardarsi attorno, chiedere aiuto...
Ma sapeva che sarebbe stato inutile.
Il suo cellulare - doveva esserle caduto dalla tasca quando l'avevano scaraventata là per terra - era a portata di mano, sprofondato nella neve, davanti a lei. Berlin non lo cercò neanche.
Rimase lì, come senza vita, ad aspettare.
Aspettare che i primi avvoltoi arrivassero, e l'alleggerissero del suo corpo. Con qualche organo in meno, almeno, la sua carcassa sarebbe sembrava più magra, nella bara.
Berlin non aveva speranze.
Sapeva che chiamare i soccorsi... non aveva senso. Chiamare le amiche... Non sarebbero venute. Chiamare altri... non c'erano altri da chiamare.
Chi l'aveva lasciata lì a morire, per il veleno o per il freddo... non era stato certo il primo, ad abbandonarla.
Ma Berlin non voleva morire tra le proprie lagne, e quindi chiuse gli occhi, e aspettò.
Dicevano che dopo il freddo sarebbe venuto il dolce sonno... Aspettava.
Voleva un bel sogno, con cui essere accolta dalla morte.
Non era pronta - non avrebbe voluto sparire. Al punto in cui era, però, ciò che lei voleva non faceva più alcuna differenza.
Le sue labbra, insanguinate dalle botte e dal freddo, si schiusero piano, in un sorriso senza dolore.
Presto avrebbe smesso... di desiderare di averlo.
Ti amo? bisbigliò, e un po' di neve, sporca di smog, le crollò in faccia, a tapparle la bocca.
S... sì... continuò, girando stanca la testa.
Così il suo viso fu sepolto del tutto.
E lei rise, rise finché la neve glielo permise...
Poi fu troppo tardi, e fu strappata via da quel tiepido inferno.
No comments:
Post a Comment