Lei se ne è andata.
La musa se ne è andata, e io non avuto il tempo per salutarla.
Svanita nel nulla, si è riassorbita dentro di me.
Un fiore era strisciato fuori dal mio cuore, era sorto con rami d'edera che avviluppavano la gabbia vuota dove soffiava una volta il mio spirito - e ora tutto è cenere, cenere sterile cui sono tornata.
Non ho più l'ispirazione.
Cioè, sono inutile.
Inutile e persa, scomposta in mille e mille particelle, un pulviscolo allergenico che non riesce a rifarsi corpo.
Non ho di chi scrivere
- perché non sono più niente
- nessuna passione, che mi faccia tremare di me.
Riposa In Pace, remoto caos ormai composto.
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